Prima infanzia VeS: Lulla, la bambola che fa dormire i bambini. E quindi è introvabile

mercoledì 10 gennaio 2018

Lulla, la bambola che fa dormire i bambini. E quindi è introvabile









Ha i capelli blu, gli occhi sempre chiusi e un sorriso beato, come quello dei bambini. Lulla però è una bambola, creata dall'azienda islandese Roro. Nel 2016, dopo tre anni di studi per trovare le tecnologie migliori per conciliare il sonno dei neonati, è stata messa sul mercato. E in due settimane, su eBay, è andata a ruba. 


La ricerca alla base del successo
Ci sono voluti tre anni per trovare la formula magica di Lulla. Il team di Roro ha parlato con medici, ostetriche, psicologi, in modo da riunire il maggior numero di consigli di specialisti riguardo alle caratteristiche del sonno dei bambini. Poi è arrivata la tecnologia: Lulla al suo interno ha un dispositivo che riproduce il suono del respiro e del battito del cuore della mamma, che secondo gli esperti rilassa i piccoli. Il suono è a un volume molto basso, in modo da non disturbare il sonno dei bambini e, nello stesso tempo, dare un ritmo di respirazione moderato. Inoltre Lulla è fatta di cotone morbidissimo, lavabile in lavatrice anche a temperature alte e in grado di assorbire il profumo della mamma, un altro elemento importante per il benessere dei bambini.

I commenti dei genitori
Il 73% dei consumatori intervistati da Roro ha affermato che i bambini dormono meglio e di più da quando hanno Lulla, che non ha connotazioni di genere, proprio per volere dell'azienda. Guardando sul sito istituzionale, i commenti dei genitori vanno da "rivoluzionaria" a "un dono", da "stupenda" a "magnifica", senza mai una nota negativa rivolta al funzionamento della bambola. Anzi, una coppia ha scritto di essere stata scettica, inizialmente, perché aveva provato ogni modo per far dormire di più i propri bambini. Dopo aver acquistato Lulla, invece, il cambiamento c'è stato e sono già pronti ad un secondo acquisto per il nuovo bambino che avranno. Le vendite di Lulla sono in continuo aumento, tanto che dal 2016 ad oggi è stato calcolato che la domanda è cresciuta del 2.400%. Ma per ora continua a costare 69 dollari, come al suo esordio.



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